Oggi a Taranto il premier Conte, insieme ad alcuni ministri tra cui Paola De Micheli e Dario Franceschini, inaugureranno il nuovo “cantiere Taranto”. Un progetto che punta a far diventare il porto pugliese un’infrastruttura altamente innovativa.
Si tratta del primo esperimento in Italia di incrocio tra la zona franca doganale e la Zes, zona economica speciale. Il porto diventa una mega area con sospensione dei dazi doganali e dell’iva, il che permetterà di risparmiare circa il 25 percento di tasse. Le aziende potranno poi usufruire di un nuovo laboratorio chimico che certificherà la qualità della merce con un bollino di qualità.
L’obiettivo è quello di attirare nuovi investimenti e rilanciare l’occupazione.
Tra i progetti, anche la concessione di una delle aree più grandi del porto, la ex Belleli di circa 220 mila metri quadri, a Ferretti Group, controllato all’85 percento dai cinesi, per costruire scafi e centri di ricerca. Il porto di Taranto è infatti al centro degli interessi cinesi, ma questo rischia di diventare un ostacolo nelle relazioni con gli Stati Uniti.
A settembre gli americani hanno interrotto le trattative per un progetto simile nel porto di Trieste, inserendo in blacklist l’azienda cinese China Communictions and Construction Company.
Ancora in corso, invece, le trattative con ArcelorMittal per il futuro dell’ex Ilva, ma nella agenda di oggi è previsto solo un incontro del Premier con i sindacati di fabbrica. L’attenzione è tutta sul nuovo volto del porto di Taranto.