È scontro tra il Parlamento Europeo e gli Stati dell’Ue. Ieri i negoziati con il Consiglio per l’accordo sul bilancio Ue 2021-2027 si sono bruscamente interrotti. Giunti alla settima riunione, la causa del contendere è la richiesta di aumento degli stanziamenti previsti nella proposta di bilancio su ben 15 punti, tra cui i programmi per la digitalizzazione, il lavoro e il sociale.
Questo impasse si aggiunge al punto critico del rispetto dello stato di diritto all’accesso dei finanziamenti, già oggetto di scontro tra Paesi Nordici e quelli di Visegrad. Sembra essere ora a rischio il lancio a gennaio del Recovery Fund.
Il presidente della commissione Bilanci all’Eurocamera si è detto deluso dalla proposta di compromesso della presidenza di turno del Consiglio, non ci sono, secondo lui, le condizioni per richiedere un aumento dei massimali. Dopo poco è arrivata la risposta della Germania via twitter che ha accusato gli europarlamentari di mettere a rischio i fondi previsti per l’emergenza Covid, ostacolando le trattative sul bilancio e sul piano Next Generation Eu (di cui fa parte il Recovery Fund).
La prossima riunione è prevista mercoledì 14 ottobre, il giorno prima del vertice tra i capi di Stato.
