Il 7 ottobre del 1849 ci lasciava Edgar Allan Poe, autore americano dei primi romanzi gotici e thirller psicologici.
Nato a Boston e rimasto presto orfano dei genitori, sapeva guardare oltre la realtà. In ogni romanzo regalava ai lettori un’analisi psicologica dei protagonisti, immersi in atmosfere misteriose e suggestive. Secondo lui, dalla realtà circostante si ricavava una verità nascosta.
I romanzi gotici di Poe hanno ispirato il cinema, in tanti hanno prodotto decine di pellicole e serie tv, a partire dal cortometraggio di 9 minuti intitolato “Edgar Annel Poe” del 1909, firmato D.W. Griffith, in cui lo scrittore è ripreso mentre compone la poesia “Il Corvo”.
Il regista Roger Corman è noto per aver realizzato sette trasposizioni di suoi romanzi, andando persino in analisi per immedesimarsi nel pensiero di Poe.
Ora è il turno di Sylvester Stallone che ha dichiarato di aver concluso durante il lockdown la sceneggiatura per un film biografico dedicato a Poe. Vedremo se il film sarà in grado di ricreare l’atmosfera suggestiva a cui ci ha abituato Poe, secondo cui “Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno in un sogno.”