Giulio Tremonti, Presidente di Aspen Institute Italia, è intervenuto nel corso della seconda giornata dell’evento “Rinascita Italia. The young hope”, promossa dall’associazione Fino a prova contraria.
«Nel 2008, quando arrivò la crisi economica, la mia posizione era questa: non era sufficiente agire sugli effetti, bisognava agire sulle cause. La crisi avrà delle conseguenze, sostenevo; era come stare dentro un videogame: dopo aver sconfitto un mostro ne sarebbe arrivato uno più grande subito dopo.
Se pensano che superata anche questa fase di crisi, con strumenti scientifici ed economici, tutto possa tornare come prima, io credo che sia un errore tragico. E un’illusione. So che quando la storia fa una di queste svolte puoi trovarti davanti i demoni. Soprattutto se si resta in un mondo globale senza regole.
Serve un accordo globale, con dentro tutti: anche la Cina. Non vedo alternative; sennò si va avanti dietro la mega trincea di cemento ignorando la forza politica del motore a scoppio».