Gabriele Buia, Presidente Nazionale dell’Ance, è intervenuto all’evento “Rinascita Italia. The young hope” sui temi norme e ripartenza dell’Italia: «Il problema è la burocrazia, il 70% delle problematiche per le aziende sorgono a monte delle gare. Tutto questo fa temere che il peso della burocrazia. Come la richiesta dei pareri necessari possano addirittura bloccare l’uso del Recovery Fund, che deve essere velocissimo quando la media di autorizzazione di un progetto attualmente è di 5 anni».
Sul modello Genova: «Il modello Genova per noi di ANCE non è quello giusto, come assenza di gare può togliere trasparenza e minare la concorrenza. Il decreto semplificazioni in senso astratto è positivo, come lo sono diverse norme. Questo ha il limite di non perseguire un obiettivo chiaro e quindi fallisce proprio perché non comprende lo scenario reale del nostro Paese in cui un 3% di PIL si perde è stato calcolato per l’impatto della burocrazia.
Il codice unico degli appalti va riscritto e non possiamo prendere quello europeo tout court. E’ inapplicabile da noi e in particolare con una Pubblica Amministrazione che di fatto è poi depotenziata dal blocco del turn over».