Un aumento di più di 80.000 euro su base annua per il presidente dell’INPS è la notizia che impazza in questi giorni sul web. Secondo un’indiscrezione lanciata da Repubblica, Pasquale Tridico, nominato nel 2019 dal Governo M5S-Lega, ha visto crescere il suo stipendio da 62.000 a 150.000 euro e per di più con effetto retroattivo.
La decisione risale allo scorso agosto quando viene emanato un decreto interministeriale firmato dal ministro del lavoro Nunzia Catalfo e da quello dell’economia Roberto Gualtieri. L’Istituto di Previdenza Sociale ha controbattuto alle accuse con un comunicato stampa che afferma che non c’è stato nessun compenso retroattivo e che l’aumento è partito ad aprile 2020, data di insediamento del CdA.
Piovono accuse da più fronti, tra cui quella del leader della Lega Matteo Salvini che chiede le dimissioni. Come afferma Guido Gentili su Il Sole 24ore, “colpisce piuttosto la scelta del momento per una simile, sciagurata operazione. In piena emergenza Covid, mentre il Paese annaspa in un mare di cassa integrazione e con tanti lavoratori ancora in attesa. E l’Inps ne dovrebbe saper qualcosa.”